Marta Signorelli

"Sono cresciuta tra gli alberi e i loro cartellini di riconoscimento, con l’insegnamento che un giardino, anche se privato, appartiene alla collettività e va custodito in attesa del prossimo abitante. Durante gli studi in Architettura ho avuto l’occasione di conoscere figure che si occupavano del paesaggio con sensibilità e sguardo non comuni, che mi hanno stimolato ad indagare profondamente il significato dei luoghi. Queste due dimensioni mi hanno spinto ad approfondire lo studio del paesaggio con approccio più mirato, indispensabile per poter affrontare con serietà questo campo a livello professionale. Al Master di Paesaggio e Giardino ho ritrovato la stessa qualità di pensiero, profondità di indagine e spessore culturale che mi avevano stimolato a continuare gli studi negli anni precedenti. Allo studio storico si sono affiancate le conoscenze tecniche, attraverso le quali poter tradurre la teoria in pratica. Conferenze, viaggi e laboratori progettuali erano una costante macchina che stimolava l’interesse per le esperienze successive, oltre alla diretta conoscenza di alcuni dei maggiori studiosi e architetti del paesaggio di oggi. Il laboratorio progettuale svolto sull’isola della Certosa ha reso il gruppo di studenti ancora più affiatato, partendo già da un forte clima di condivisione e collaborazione, dovuto molto anche alla disponibilità, competenza e grande passione del corpo docenti. A conclusione del Master sento di aver acquisito le basi e la metodologia necessarie per continuare concretamente il percorso intrapreso che, proprio come un giardino, andrà curato ed alimentato nel tempo."

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